Trucco egiziano: ecco come si fa ed altre informazioni sulla bellezza nell’antico Egitto

Liz Taylor nel ruolo di Cleopatra è diventata una vera e propria icona di bellezza, nonché del trucco egiziano, per cui si opta ancora oggi. Ma come si effettua un make-up del genere? Com’era la cosmesi dell’antico Egitto?

Il culto della bellezza nell’antico Egitto

Nella storia del make-up sono stati gli antichi egizi a ricoprire un ruolo di pionieri, e a dirlo era lo stesso Plinio, che definiva l’Egitto il più grande produttore di unguenti e pomate, custodite in vari vasetti di per sé molto belli. Nell’antico Egitto, infatti, la bellezza, la cura del corpo e l’igiene avevano un ruolo fondamentale, essendo il corpo la casa della propria anima immortale.

Gli egiziani, infatti, avevano l’abitudine di lavarsi almeno una volta al giorno (ed anche di più, se si facevano lavori che richiedevano un grande sforzo), e tra i nobili, regina e re inclusi, c’è chi si faceva il bagno in latte di asina, per ottenere la pelle più morbida. Le creme e gli unguenti, erano realizzati a base di vari ingredienti come resine, natron, alabastro, sale marino, miele e grassi. Per colorare il corpo, le labbra e le unghie si usava l’ocra rossa, che aiutava a mantenere la cute luminosa e nutrita. Per il trucco degli occhi si usavano, invece, minerali come la galena e la malachite, per realizzare rispettivamente il nero e il verde. Il bistro, che tutti conosciamo come kajal oggi, era realizzato con la polvere di galena unita a grassi, linfea di Sicomoro e resine. Questo trucco aveva anche delle proprietà antibatteriche, oltre che estetiche.

L’Antico Egitto fu, inoltra, tra i primi paesi a realizzare profumi, con piante che provenivano dal Sudan, dalla Somalia e dalle oasi. Gli archeologi, poi, nelle sepolture, hanno trovato ciò che rimanevi di composizione cosmetiche e profumi, e sembra che questi fossero anche un oggetto di scampi commerciali. C’era, poi, l’henné, in voga a quel tempo (e come oggi) usato come scrub del viso, e se unito all’olio di cedro, agiva da esfoliante, aiutando a rimuovere punti neri e brufoli di piccoli dimensioni.

Quando e come fare un trucco all’egiziana

Sicuramente, il trucco egiziano non è certo il tipo di make-up per cui optare quotidianamente, ma nemmeno riservato al mondo del teatro e del cinema. Infatti, è adatto per risaltare e rendere sensuali il viso, ed in particolare gli occhi.

Si inizia applicando dapprima l’eyeliner nero, e poi una matita nera per la rima inferiore interna, dandogli la forma arcuata. Si usa, poi, uno o più ombretti, di diverso colore, a seconda dell’effetto che si vuole ottenere. Chi vuole imitare la Cleopatra di Liz Taylor, ad esempio, opta per marrone ed il beige. Per i tocchi finali si possono usare degli illuminati e dei fard dai toni pescati o nude, e lo stesso vale per il rossetto. Questo make-up può andare bene a qualunque donna, ma per ognuna i colori e l’intensità di questi ultimi è diverso, e degli esempi si possono trovare su delle foto postate su internet.