Tra i molteplici oli essenziali usati per i trattamenti di bellezza non manca quello di canfora. Ma quali sono le proprietà di questo particolare olio? Come viene utilizzato per la cosmesi?
Le sue proprietà
L’albero della canfora (Laurus Camphora) è di origine asiatica, e nello specifico dell’isola del Borneo. Esso può raggiungere i quaranta metri di altezza, ha una chioma folta, i fiori bianchi e può vivere oltre due secoli. Da secoli, viene utilizzato nella medicina popolare cinese ed indiana, per le sue proprietà antisettiche, deodorati ed insetticide, ma i monaci lo usavano anche favorire la meditazione.
Attualmente, si trova soprattutto sotto forma di olio essenziale, ed è usato come antinfiammatorio, tonificante e prodotto balsamico. In particolare, viene usato per lenire dolori muscolari e reumatici, senza contare la sua azione vasocostrittrice, che aiuta a prevenire problemi di circolazione.
In caso di tosse, raffreddore e sinusite si può aggiungere qualche goccia di olio essenziale all’acqua bollente, per fare poi dei suffumigi, in modo che agisca per liberare le vie respiratorie e sciogliere il muco. Se, invece, si vuole usare per dolori muscolari, si deve unirne sempre qualche goccia ad un olio vettore, ed applicarlo all’occorrenza oppure dopo un allenamento intenso. Ad esempio, se ne possono unire una decina di gocce a cento millilitri di olio di mandorle.
Essendo anche un antiparassitario, lo si può usare in campo domestico, per allontanare insetti, sia che si applichi sulla pelle, oppure che se ne aggiungano sempre poche gocce ai detersivi con cui si puliscono i pavimenti e vari ambienti e superfici della casa.
Come usarlo sulla pelle
Sono diversi gli usi di questo ingrediente cosmetico sulla pelle del corpo. Innanzitutto, lo si può usare per la pulizia del viso, se si ha una pelle grassa e tendente all’acne o ai punti neri, visto le sue proprietà antisettiche. In questo caso, si aggiungono una decina di gocce ad un etto di crema per il viso, oppure a duecento millilitri di acqua distillata, applicandolo con delle garze, in quest’ultimo caso. Sempre per le sue proprietà lenitive, per il cuoio capelluto se ne può applicare sempre qualche goccia come antinfiammatorio. Allo stesso modo si può usare per la pelle screpolata dei talloni.
Un buon bagno tonificante, dagli effetti rilassanti ed adatto a contrastare i disturbi reumatici, si può preparare aggiungendo alla vasca venti gocce di olio essenziale. Esso dovrà durare circa mezz’ora, e una volta usciti dall’acqua è preferibile rilassarsi al caldo per un’ora circa.
Bisogna, tuttavia, fare attenzione con quest’olio, in quanto ne esistono quattro varietà, e di queste solo quello bianco viene usato nel campo dell’aromaterapia, in quanto quelli marrone, giallo e blu risultano tossici. Come gli altri oli essenziali, non va assunto per via orale, perché risulta tossico, e non si deve usare per tempi prolungati, e nemmeno in caso di patologie come l’epilessia e il Parkinson, oppure, nel caso delle donne, se si è stato di gravidanza o si allatta. In modo diretto, non va applicato direttamente sulle ferite o cicatrici.