Chi desidera scrivere un libro, un racconto, etc, non può non informarsi sul diritto d’autore. Ma che cos’è, quest’ultimo? Come si fa a non violarlo? Per saperne di più si può continuare a leggere questa pagina.
Cos’è e come funziona il diritto d’autore
Il diritto d’autore attribuisce e chi scrive un’opera i diritti ad usarlo economicamente e moralmente, e tali diritti permettono di incentivare e/o premiare gli sforzi per l’elaborazione di tale opera. Esso da’ ai creatore di un’opera alcuni diritti esclusivi, a cominciare dal compenso, ma anche per la distribuzione e riproduzione al pubblico, oppure per delle registrazioni o interpretazioni di vario genere. Tali diritti appartengono, generalmente, solo all’autore, ma essi possono essere condivisi con coautori o collaboratori. Ci sono, poi, dei diritti morali, ovvero che, senza il consenso dell’autore, nessuno può usare in alcun modo l’opera.
Il modo per ottenere tali diritti è certificare la propria opera, ed in Italia è presso la SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) che bisogna registrare le proprie opere. Essa tutela opere di vario genere, da quelle letterarie a quelle musicali, ma anche a progetti architettonici e programmi per elaborare.
Se si viola il diritto d’autore, con il plagio o la riproduzione a fini commerciali, è possibile incorrere in varie sanzioni, di natura pecuniaria, che può includere un importo che va da un minimo di 1032 ad un massimo di 5164 euro.
I diritti dell’autore
Prima si è accennato a vari diritti dell’autore di un’opera, ed essi si suddividono in tre categorie. La prima è quella dei diritti patrimoniali, che comprendono il diritto di elaborazione di modificazione dell’opera, il diritto di pubblicazione e di trascrizione, i diritti di noleggio e prestito, il diritto di seguito, il diritto di esecuzione, rappresentazione o recitazione in pubblico, il diritto di riproduzione ed il diritto di comunicazione al pubblico.
Ci sono, poi, i diritto morali, che comprendono il diritto d’integrità dell’opera, quello di “pentimento” (ovvero di ritirare l’opera dal commercio per gravi ragioni morali), il diritto di inedito e il diritto alla paternità dell’opera. In quest’ultimo caso, l’autore può decidere di identificarsi anche con uno pseudonimo.
La terza categoria, invece, comprende i diritti connessi, ovvero i diritti che la legge riconosce a soggetti comunque legati all’autore dell’opera, come artisti, esecutori, interpreti, produttori, emettenti radiofonici e televisivi, etc. Questi soggetti, in alcuni casi, acquisiscono non solo i diritti patrimoniali, ma anche quelli morali.
Per garantire questi diritti, la funzione del SIAE è importante, in quanto esso agisce come intermedio tra chi detiene i diritti ed il pubblico, occupandosi di concedere autorizzazioni e licenze e ripartire i proventi per chi ne ha diritto. Chi desidera depositare un’opera al SIAE dovrà dichiarare che esso è un lavoro inediti presentando il bollettino di dichiarazione “Modello 112H3”, disponibile online, ed allegando ad esso una copia cartacea e non dell’opera. L’autore che deposita una sua opera dovrà pagare, inoltre, una tariffa di 144 euro, oltre ad un’imposta di bollo di 2 euro.