Bacca arancione: ecco le proprietà, i benefici e come cucinare gli alchechengi

Gli alchechengi sono delle bacche gialle o arancioni, dal sapore acidulo, parenti stretti dei pomodori e delle patate, che spesso è usato per ornare le tavole, ma possono risultare anche un ottimo frutto da mangiare, con varie proprietà e benefici. Per saperne di più si può continuare a leggere questa pagina.

Proprietà e benefici

La pianta dell’alchechengi è originaria da quell’area che va dal Caucaso al Giappone, ed il frutto è un’ottima fonte di vitamina C, e di altre sostanze antiossidanti, antibatteriche ed antinfiammatorie, come calcio, carotenoidi e flavonoidi. E’ adatto anche a delle diete dimagranti, in quanto un etto di questi frutti contiene cinquantatré calorie.

Apporta, quindi, benefici al sistema immunitario, e può giovare alla salute del fegato, dei reni, dell’intestino e delle vie urinarie. Può supportare la guarigione in caso di influenza e raffreddore, ed è benefico anche per chi soffre di emorroidi. Essendo una pianta appartenente al genere delle Solenacee, tuttavia, può provocare reazioni allergiche, dovute agli alcaloidi che contiene, e non si dovrebbe consumare se si stanno assumendo dei farmaci diuretici, visto che rischiano di alternarne gli effetti.

Un buon infuso diuretico, si può preparare prendendo sessanta grammi di bacche secche fatte bollire in un litro d’acqua e lasciate in infusione per circa dieci minuti, bevendone poi due o tre tazze al giorno. In fitoterapia, poi, vengono usate anche le foglie e gli steli, ricche di alcaloidi.

Come consumarlo

Questo frutto si può consumare sia fresco che in forma essiccata, ed è l’ideale per preparare salse e marmellate, oppure per essere inserito in macedonie e dessert. Sicuramente, può diventare un ottimo dolcetto se lo si ricopre di cioccolato, e per prepararlo basta lavare bene gli alchechengi, senza togliere l’involucro, e li si immerge nel cioccolato sciolto a bagnomaria, lasciandolo poi indurire.

Non mancano però nemmeno delle ricette salate. Ad esempio, per quattro persone, si possono preparare scaloppine di vitello agli alchechengi, facendo rosolare uniformemente due etti di fettine di vitello in un tegame con olio e burro, aggiustandole poi di sale e pepe, e profumandole con salvia e rosmarino. Si bagna la carne con mezzo bicchiere di cognac e lo si lascia sfumare, per poi bagnarle con un mezzo bicchiere di vino bianco secco. Vi si uniscono poi due etti di alchechengi sbucciati, e si lascia cuocere il tutto per quaranta minuti, bagnando ogni tanto con del brodo di carne, e si farà poi legare il tutto con un cucchiaio di maizena. Si lascia infine cuocere bene il tutto e poi si serve.

Un aperitivo semplice da realizzare è sicuramente gli alchechengi con sbrinz, che si preparare lavando bene le bacche, tagliandole poi a metà, e farcite con il formaggio sbrinz a scaglie e cosparse di miele.