Antiversione bacino: che danni può fare? Come evitarla?

L’antiversione del bacino è una torsione che coinvolge vari muscoli e, a seconda di come viene eseguito un movimento, può provocare diversi problemi. Per saperne di più, si può continuare a leggere questa pagina.

Che cos’è

L’antiversione è una rotazione del bacino, in cui le creste iliache protette in avanti, in modo da accentuare la curva lombare. I muscoli ad essere coinvolti, in questo caso, sono la zona lomabare, il retto anteriore, il sartorio, il tensore della fascia alata, l’ileopsoas e gli adduttori medi e piccoli.

Non va confusa, tuttavia, con la retroversione, in cui il bacino si protende all’indietro, ed anche i muscoli coinvolti sono diversi, ovvero il traverso, il retto addominale, il bicipite femorale, il grande adduttore e l’obliquo interno ed esterno.

Uno di questi movimenti, errati, può verificarsi quando si fa esercizio fisico, con movimenti come lo squat o altri che coinvolgono i muscoli appena elencati, ed essi possono portare a dei problemi di postura e dolori.

I dolori al bacino

I dolori al bacino sono piuttosto frequenti, soprattutto nei soggetti al di sopra dei sessant’anni, ma anche i più giovani possono soffrirne, se fanno attività fisica in maniera scorretta. Tra le varie cause di questo problema si possono includere:

  • una postura scorretta, che può verificarsi non solo per un movimento sbagliato, ma anche se si indossano delle calzature che fanno male;
  • delle fratture al bacino, per cui è necessario intervenire immediatamente;
  • la borsite trocanterica, una malattia infiammatoria, un cui si accumula del liquido, che si ripercuote anche sulle ossa;
  • l’osteoartrite, un’infiammazione delle ossa.

Così come le cause, anche i sintomi possono essere diversi, ed in particolare si possono avvertire dolori, intorpidimento, debolezza o formicolio nelle articolazione interiori. Tutti questi sintomi possono, poi, peggiorare, se si sta in piedi o seduti per delle ore, si cammina o si corre a lungo, si salgono le scale, si va in bicicletta, etc.

In questi casi, è necessario rivolgersi al medico, che può diagnosticare il problema tramite degli esami come i prelievi di sangue, degli esami radiologici o una visita neurologica. A seconda del problema, anche i trattamenti possono variare, ed essi possono includere l’applicazione del ghiaccio, l’assunzione o l’applicazione di farmaci o delle seduta di fisioterapia. L’importante, durante la terapia, è di non effettuare sforzi eccessivi e di evitare delle cattive abitudini, come fumare o bere alcolici. Per quanto riguarda la dieta, è bene optare per cibi ricchi di vitamina D e calcio.

Sicuramente, è preferibile prevenire tali problemi, facendo attenzione alla propria postura e agli esercizi fisici che si praticano, in palestra o in casa, e dopo la propria sessione di allenamento, effettuare sempre dello stretching. Di aiuto, può essere anche una dieta ben equilibrata, con cibi sempre ricchi di calcio e vitamina D, nonché degli integratori, se occorrono.